lunedì 3 giugno 2013

IL VINO

Il vino si può ottenere da uve appartenenti alla specie Vitis vinifera o provenienti da un incrocio tra queste specie e altre specie del genere Vitis, come ad esempio la Vitis labrusca, la Vitis rupestris, ecc.;  in Italia per la produzione di vino possono essere usate uve appartenenti alla specie Vitis vinifera.
(ps: il fragolino è un vino aromatizzato al gusto di fragola, perché la legge non prevede l’uso dell’uva a fragola per la produzione di vino normale).

Vitigno: con il termine vitigno si indica una particolare varietà di vite, generalmente utilizzata per la produzione di vino. (es: vitigno NEBBIOLO per la produzione del Barolo)

Vigneto: con il termine vigneto (o vigna) s’intende un appezzamento di terreno dedicato alla monocoltura della vite.

La legge impone dei tetti massimi di quantità d’uva per ettaro. (es: per il barolo è previsto un tetto massimo di 80 quintali per ettaro del vigneto Nebbiolo)

L’Uva: più propriamente l’uva è un’infruttescenza cioè un raggruppamento di frutti, detto grappolo. Il grappolo è composto da un graspo (o raspo), e da numerosi acini detti anche chicchi (o bacche), di piccola taglia e di colore chiaro (verde-giallastro, giallo, giallo dorato) nel caso dell’uva bianca, o di colore scuro (rosa, viola o violetto bluastro) nel caso dell’uva nera.

L’acino è a sua volta costituito dalla buccia, dalla polpa e dai semi(vinaccioli).
 Buccia: contiene sostanze aromatiche, tannini e coloranti;
 Polpa: contiene 70-80% d’acqua, zucchero, acidi, vitamine, sali minerali, pectine.

Nessun commento:

Posta un commento